Ophelia Raminez

24 // Deviante // Panromantica // Melanie Martinenz

Ophelia Raminez

Deviante

Fantastico // 2020

Carattere e psicologia
La psicologia di Ophelia è influenzata dalla sua sindrome bipolare che lei rifiuta di riconoscere come una malattia,pensa invece che sia il suo modo di essere perchè non vuole considerare la sua diversità come qualcosa di negativo. Anche perchè è aggressiva solo in caso di necessità come lo è stata con il suo ragazzo che voleva abusare di lei. Per il resto Ophelia è un'incognita, a volte sembra che non ci sia niente e nessuno in grado di turbare la sua serenità, altre volte sprofonda nella più nera disperazione. Questo influisce parecchio sui suoi rapporti con le persone "normali", senza nessun disturbo mentale.
Ecco perchè nei vari ospedali psichiatrici che ha frequentato si è sempre trovata bene con gli altri pazienti perchè erano come lei. Le persone normali la spaventano e ancora di più i semplici umani, quelli che non sono nè viandanti nè devianti come lei. Come i suoi genitori che ha sempre visto come cattivi perchè la mandavano sempre in questi ospedali psichiatrici. Anche con i suoi nonni materni non ha un rapporto molto positivo nonostante loro siano buoni con lei. Ophelia percepisce la loro bontà come compassione e non come espressione del loro affetto per lei. Non vuole essere compatita o essere vista come "strana" per una malattia che non pensa di avere. In pubblico non si mostra mai per ciò che non è essendo fiera dei suoi poteri e dei suoi disturbi mentali. Sa di essere forte e fragile allo stesso tempo. Non si reprime mai neanche quando ha le sue fasi di depressione e apatia. In quelle fasi esce di casa solo per fare la spesa guidata dai genitori e non canta. Sono le fasi in cui si sente inutile ma le accetta. Ophelia è sempre sincera anche se la sua è una sincerità riservata, quando non ha voglia di dire certe cose lo dice. Non ha mai mentito sul fatto di voler avere vissuto più tempo nella sua città natale dalla quale si è trasferita a dodici anni dopo la morte della sua nonna paterna. Questo lo dice quando si sente amichevole e disponibile verso gli altri quindi si sente più disposta a dire le sue cose. Quando invece è nella sua fase di transizione,può essere riservata e aperta allo stesso tempo. Ophelia è un'incertezza, una domanda continua che non trova risposta. Non ha una precisa identità, le uniche cose che non variano mai sono il suo aspetto e la sua passione per la musica, la cosa che la intrattiene e la sostiene. è una persona che ha vissuto tanto adattosi a ogni nuovo ospedale psichiatrico, la sua flessiblità è il segreto della sua forza, il suo orgoglio quello della sua diffidenza verso gli umani.
Quando è nella fase gioiosa è anche giocosa come una bambina,gioca a nascondino, a correre, a carte,ogni gioco che può essere fatto in società ed è sempre entusiasta nel dimostrare il suo affetto. Quando invece è nella fase depressiva si tiene molto a distanza a parte con le persone a lei vicine. Con i suoi genitori ha un rapporto conflittuale ma fatto anche di momenti felici quando è felice. è come se nella fase maniacale li vedesse come perfetti mentre invece nelle altre fasi riconosce i loro torti e i loro difetti. è arrabiata con loro sopratutto per averla portata via da Madrid anche se era una bambina. Questo perchè lì si è fatta i suoi primi amici che adesso non vede più anche se a volte pensa che adesso non li riconoscerebbe più.


Aspetto fisico Ophelia ha i capelli mossi che si acconcia in vari modi: con i codini, con le treccie, con lo chignon eccetera. Sperimenta ogni pettinatura conosciuta, copia dalle riviste qualche nuova acconciatura così come tiene una metà nera dei capelli e l'altra la colora in vari modi.Ha gli occhi neri che si trucca sempre con ombretti della stessa tonalità con cui si colora metà chioma. Si mette vari fiocchi e fiori di stoffa tra i capelli in qualunque fase del suo disturbo mentale sia e si colora pure le guance con un fard rigosamente rosso. Per quanto riguarda la sua costituzione è abbastanza magra anche se non le importa del suo peso, non le importa di ingrassare. Non si pesa mai neanche quando è molto insicura. La sua figura ben si adatta a ciò che indossa, dei vestiti colorati e nellìospedale psichiatrico non sopportava l'idea di indossare le vesti tipiche di quei luoghi così cercava di ardonarli con fiori colorati o nastri non potendo strapparli. Neanche nei momenti peggiori Ophelia si strapperebbe mai un vestito di dosso per il suo senso del pudore quindi se li decorava. Ha molti tatuaggi che rappresentano bambini che mangiano, teste di coniglietti con dei coltelli sotto,dolci,unicorni in varie parti del corpo. Se li è fatti durante i primi anni della sua vita fuori dagli ospedali psichiatrici,ognuno di loro simboleggia la felicità di avere una vita libera,non più prigioniera in stanze asettiche e di medicine. Ophelia non è mai stata maltratta nè picchiata in nessuno degli ospedali anche grazie ai suoi poteri quindi la sua pelle non ha cicatrici nè altri segni di abusi. Riguardo al suo peso, è abbastanza magra anche se non in modo esagerato, le piacciono molto i dolci di cui si abbuffa nelle sue fasi depressive. Quelli sono i momenti in cui aumenta di qualche chilo anche se non le importa. A Ophelia infatti non importa di essere magra o grassa anche se può buttarsi molto giù ai commenti dei suoi haters per poi riprendersi davanti a una fetta di torta. Le piacciono molto i dolci e non si vergogna di questo perchè comunque rimane sempre di una certa sana magrezza.

Storia
Ophelia Raminez è nata il 16 giugno di ventiquattro 'anni fa a Madrid, in Spagna. La sua infanzia è stata molto felice perchè aveva l'affetto dei suoi parenti e qualche amico. Da bambina Ophelia aveva momenti di autentica tristezza che i genitori scambiavano per capricci quindi li ignoravano ma non lo erano, erano invece manifestazioni precoci del suo disturbo. E lei aveva pure momenti di entusiasmo, di allegria in cui tutto le andava bene. Le piacevano e le sono sempre piaciuti gli unicorni infatti aveva dei pupazetti che poi si sono consumati a forma di quegli animali. Non era una bambina facile ma neanche difficile a cui rappotarsi. Aveva infatti qualche amico che conosceva all'asilo. A volte non si sentiva capita dai genitori che per quanto protestrasse continuavano a ignorare i suoi capricci, credeva quindi che a loro non importasse niente di lei. Ha cambiato idea quando ha voluto fuggire di casa a soli cinque anni ma non è andata molto lontano,giusto fino alla pasticceria all'angolo della strada. I suoi genitori l'hanno cercata per ore quella sera e quando l'hanno trovata l'hanno rimproverata duramente e suo padre Joseph le ha dato uno schiaffo,l'unico in tutta la vita di Ophelia. Sua madre Alma invece l'ha abbraciata dicendole che suo padre era spaventato che lei fosse nei guai,per questo le aveva dato quello schiaffo. Ophelia disse il motivo della sua fuga in un vero e proprio sfogo. Joseph e Alma si promisero di dare più ascolto alla loro unica figlia. Questo fu garantito nella seconda metà dell'infanzia di Ophelia anche se lei continuava ad avere fasi in cui era molto triste seguite da fasi di gioco e allegria. Queste fasi furono sempre più evidenti man mano che la ragazza si avvicinava alla sua adolescenza insieme a uno sviluppo dei suoi poteri. Creò la sua prima visione per difedersi da un gruppo di bulle che cercavano di perseguitarla a scuola,in quel momento Ophelia pensava che se ci fosse stati dei rovi intorno a lei queste ragazze non l'avrebbero toccata. Lei era soprersa perchè non era certo una ragazzina timida o insicura ma quando le bulle cercarono di tormetarla rispose pan per foccaccia senza neanche sapere come. Un momento prima la stavano avvicinando, il momento dopo si allontavano da lei urlando. Una volta ritornata a casa, Ophelia si fece raccontare dai genitori dei propri poteri. Saperlo la rese consapevole di avere dentro di sè una forza eccezionale ma da usare con prudenza. Le fu utile quando a quattordici anni si trasferì in Spagna e cominciò a frequentare gli ospedali psichiatrici perchè poco prima di partire sua nonna aveva consigliato ai genitori di farla visitare da uno psichiatria che le ha diagnosticato il suo disturbo bipolare. Da qui è stata mandata nel suo primo ospedale psichiatrico dove per la psiscosi ha preso delle medicine. I medici discutevano spesso della sua psicosi, di trovare dei rimedi sia a questa sia al suo disturbo bipolare. Le medicine rendevano le visioni di Ophelia meno nitide e il suo umore un pò più stabile,li prende ancora oggi anche se non più spesso come prima. Non è mai stata particolarmente aggresiva o violenta perchè con il passare del tempo ha capito che la sua psicosi poteva essere un suo potere. Certo,ci sono stati medici che disapprovavano il suo potere quindi anche con la terapia presso uno psichiatria cercavano di contrastarli. Tuttavia questi tentativi sono solo serviti ad aumentarli ancora di più perchè Ophelia opponeva una fiera resistenza avendo anche degli amici all'interno dell'ospedale. Per esempio, la sua amica Tallulah,una ex insegnante di musica con un disturbo disocciativo dell'identità,l'ha aiutata a cominciare a suonare. Ophelia ha sempre avuto un buon rapporto con lei e insieme facevano dei concerti per gli altri pazienti. Ma non era l'unica sua amica, c'era anche Yvonne,una viandante con la psicosi di cui Ophelia si è anche innamorata. Il loro rapporto come fidanzate però non era molto equilibrato per il disturbo bipolare della Deviante. Questo è un termine che lei ha sempre odiato, una delle poche parole in grado di farla arrabiarre e quando le è stato detto da sua madre le ha detto di non chiamarla mai più così con lo sguardo davvero furioso. Da allora nessuno l'ha chiamata così, a parte Yvonne a cui Ophelia ha mollato un ceffone,uno solo. Quella è stata la fine della loro relazione, ormai quando Ophelia aveva diciasette anni. è stato uno dei rari suoi episodi di aggresività fisica, per questo non è mai stato necessario legarla o rinchiuderla in una stanza. Tallulah e gli altri che hanno saputo della cosa hanno cercato di non chiamare mai viandante Ophelia davanti a lei che ha fatto comunque un percorso di crescita e di controllo dei propri poteri.
Un percorso cominciato a quattordici anni e finito a diciannove. Un percorso di momenti belli e momenti brutti,grazie agli psicologi ha cominciato a perdonare un pò gli altri per certe cose che le hanno fatto come ad esempio il suo ex ragazzo Brian per aver avuto l'intenzione di molestarla. Ha perdonato solo lui ma non i genitori che l'hanno fatta trasferire dalla Spagna in Inghilterra, su quello ci deve ancora lavorare.
Ha iniziato la sua carriera musicale quando a diciannove anni ha smesso di girare da un ospedale psichiatrco all'altro non avendo più episodi così intensi di depressione e apatia. Sopratutto sapeva gestire la propria psicosi quindi hanno accosentito a lasciarla andare ed è stato come cominciare una nuova vita per lei. I suoi genitori le hanno dato l'appartamento comunicante con il loro dove Ophelia abita da sola. Si è sistemata e ha cominciato a suonare, il periodo in cui è uscita dall'ultimo ospedale che ha frequentato era Natale quindi poi ha avuto l'occasione di festeggiare suonando per sua nonna e i suoi genitori. In quell'occasione ha pure composto la sua prima canzone cantadola poi vicino al fuoco. I suoi parenti l'hanno incorragiata a esprimere questo suo talento e ora canta. Però il suo lavoro principale, che svolge da quattro anni, è fare la barista. Viste le sue condizioni mentali ha voluto un lavoro semplice che le permetesse di essere sostituita quando è apatica.



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